mercoledì 15 luglio 2015

Il toto-Vescovo

Il toto-Vescovo proprio non mi affascina. E sì che per il toto-Papa e il toto-Presidente mi ero scaldato moltissimo. Ma adesso, più che il toto-Vescovo, mi prende il toto-Chiesa. Che Chiesa di Padova saremo?
Una Chiesa in uscita o una Chiesa arroccata dentro il suo fortino?
Una Chiesa capace di evangelizzare la realtà che la circonda o una Chiesa indebolita dall'esterno?
Una Chiesa dove i giovani siano protagonisti o semplici comparse in costante diminuizione?
Una Chiesa capace di ribadire i suoi valori in modalità nuove o una Chiesa che per paura del secolo sceglie il compromesso?
Una Chiesa che prega o una Chiesa che fa finta di pregare?
Una Chiesa che sceglie la carità come via principale o una Chiesa che confonde la carità per beneficienza?
Una Chiesa che difende la dignità di ogni uomo e donna come figlio e creatura irripetibile di Dio o una Chiesa che se ne dimentica?
Una Chiesa che riconosce la sua unica ragion d'essere nel fatto storico della resurrezione di Gesù Cristo o che la rimuove addirittura?
Già. Perché la Chiesa siamo noi. Dal Vescovo al laico che si presenta solo a Natale e a Pasqua e si siede rigorosamente in ultima fila. Tutti sulla stessa barca. Tutti al timone. Ognuno gioca la sua parte ed ogni parte è fondamentale.
Aspetto le quote dei bookmakers e poi farò la mia scommessa.
2 euro me li gioco.

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